"La poesia finché dura impedisce le prospettive di miseria del mondo" (André Breton).
Da un corso di teatro rivolto a ragazze e ragazzi dai 12 ai 14 anni è nato uno spettacolo poetico che parla dei giovanissimi e della loro idea di futuro.
Questa la presentazione delle immagini e delle visioni raccolte dalla regista Elisa Dani:
"Ci siamo interrogati su quali siano gli strumenti che permettono di avere visioni e progetti per il futuro.
È inquinare di meno, il futuro?
È innamorarmi?
È difficoltà è novità è libertà?
È pace?
È indipendenza?
È quando il Covid se ne andrà?
Sono i miei sogni?
Sono alieni, auto volanti, androidi robot?
Il futuro è no all’omofobia e al razzismo?
È apocalisse?
È amicizia?
È nuova cultura?
Sono i giovani, il futuro?
I miei 18 anni?"
Il lavoro dei ragazzi che andrà in scena usa la poesia come linguaggio prevalente. Roberto Vecchioni dice: "Io conosco poeti che spostano fiumi con il pensiero e naviganti infiniti che sanno parlare con il cielo".
Lo spettacolo verrà rappresentato per il pubblico domenica 8 maggio (vedi locandina) e replicato per le classi seconde della scuola secondaria di I grado la mattina di lunedì 9 maggio.
da Segreteria
del martedì, 03 maggio 2022