Il Ministro Bianchi invita a riflettere sull'art. 11 della nostra Costituzione
“L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo”. (art. 11 della Costituzione Italiana)
“La scuola italiana è fondata sulla nostra Costituzione e alla base della nostra Costituzione c’è la pace, che è un valore irrinunciabile”, ha dichiarato il Ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi. “Le nostre scuole da sempre mettono al centro del percorso educativo questi temi e, responsabilmente, educano le nostre ragazze e i nostri ragazzi a una cittadinanza consapevole e al rifiuto della guerra. Sia la Pace il tema della nostra riflessione comune e del nostro ‘essere scuola’ insieme”.
Anche Papa Francesco in occasione dell’inizio della Quaresima, che per i cattolici è tempo di preghiera e digiuno, ha richiamato tutte le persone all’impegno per la pace, ricordando che “con la guerra tutto è distrutto”: “Con il cuore straziato per quanto accade in Ucraina non dimentichiamo le guerre in altre parti del mondo, come in Yemen, in Siria, in Etiopia… Ripeto: tacciano le armi! Dio sta con gli operatori di pace, non con chi usa la violenza”.
A mia volta desidero condividere le parole di un collega Dirigente Scolastico di Udine, Paolo De Nardo:
“Pace e giustizia, non a caso, sono accostate nell’articolo 11; la pace non è assenza di guerra ma, è prima di ogni cosa, promozione della giustizia.
Nessuno di noi può incidere sulle decisioni che oggi si stanno prendendo; nessuno di noi può oggi fare qualcosa per fermare la tragedia della guerra.
Ognuno di noi però può fare qualcosa, oggi, per promuovere la giustizia e la pace.
Giustizia e pace infatti nascono nelle nostre relazioni quotidiane, nelle parole che diciamo (o non diciamo), nei gesti che compiamo (o non compiamo), nelle decisioni che prendiamo (o non prendiamo).
Vi chiedo quindi di impegnarvi a crescere come donne e uomini di giustizia e di pace, vi chiedo di coltivare l’amicizia, la solidarietà, l’amore e la bellezza. Vi chiedo di ripudiare la violenza nei vostri rapporti quotidiani, nelle vostre parole, nei vostri gesti e prima ancora nei vostri pensieri. Potrà sembrare un messaggio semplice e utopico (cioè impossibile da realizzare), ma il futuro è di coloro che lo sanno sognare.
Siate allora, oggi, sognatori di pace e di giustizia. Siate costruttori di pace.
Il vostro impegno sincero non sarà vano.”
Invito quindi alunne e alunni, docenti e personale a essere in prima persona ogni giorno costruttori di pace e , per quanto sarà possibile, ad aderire alle iniziative di sensibilizzazione e solidarietà che non mancano a tutti i livelli ed anche nel nostro territorio: in particolare, per chi lo può, segnalo il ritrovo che si terrà in piazza dell'Olmo a Boves mercoledì 2 marzo dalle 20,45 alle 21,30 promosso dalla Scuola di Pace in collaborazione con il Comune e le Parrocchie della città.
La Dirigente Scolastica
Olga Bertolino
da Segreteria
del mercoledì, 02 marzo 2022